Yalla Aleppo: a che punto è il nostro progetto solidale (e come continua)

Yalla Aleppo: a che punto è il nostro progetto solidale (e come continua)

Con il mese di dicembre si è conclusa la prima edizione di Yalla Aleppo, progetto di distribuzione di prodotti e manufatti provenienti dalla Siria. Ve lo raccontiamo così.

È il 29 dicembre ed è passato poco più di un mese dal giorno in cui è arrivata la telefonata del corriere: i prodotti di Yalla Aleppo, che pensavamo sarebbero approdati in Germania e poi in Italia, in realtà sono in Romania. Ok, non facciamoci troppe domande. L’importante è che, dopo la bellezza di due mesi e mezzo e dopo aver attraversato Siria, Libano, Turchia e Romania, siano arrivati e siano pronti per essere distribuiti prima delle feste natalizie.

Ma che cos’è Yalla Aleppo? Yalla è un progetto nato in forma del tutto sperimentale dal desiderio di cinque persone, a seguito di un viaggio in Siria organizzato con Percorsi Di Vita e guidato da Samer Arkilo. Il fulcro del viaggio è senz’altro stato conoscere e incontrare le comunità locali nelle città e nei luoghi attraversati, in particolare Aleppo. Qui abbiamo sperimentato la bellezza dell’artigianato locale e la ricchezza culturale e artistica che permea tanti ambienti e che si scontra con la povertà economica.

Così abbiamo pensato di lanciare ad alcuni abitanti la proposta di realizzare e venderci prodotti di artigianato che avremmo provato a esportare in Italia. Abbiamo inoltre coinvolto lo storico e “unico sopravvissuto” saponificio della città. Se pensiamo al mese di dicembre appena trascorso, al mese in cui abbiamo distribuito prodotti sfuggiti all’embargo, proviamo un’immensa gratitudine e tanto stupore.

Grazie a quante persone…

Gratitudine per le tante persone che hanno voluto conoscere il progetto Yalla Aleppo, che hanno scelto i prodotti siriani per fare i loro regali di Natale, per chi ha dato una mano a etichettare centinaia di saponi e a impacchettare il tutto, per chi si è prestato a fare da corriere nelle città più lontane (da Milano abbiamo raggiunto Val d’Aosta, Lazio, Emilia, Sicilia), e ancora per tutti quelli che si sono fatti carico di interi stock da distribuire ad amici e conoscenti (Margherita a Cuneo e Giulia a Genova in particolare). Gratitudine per le botteghe (QuasiLocanda a Villapizzone e Associazione Qui e Là di Boves) che hanno deciso di mettere in vetrina i prodotti di Yalla Aleppo e di far conoscere il progetto, per gli amici che ci hanno dedicato un angolo all’interno di un evento dove le raccolte fondi erano riservate ad altre iniziative (Martina ed Elena con la tombolata di Calco e il gruppo missionario di Magnago ne sono un esempio).

Siamo grati, stupiti e felici; questo progetto, nato da una pensata di pochi, si è costruito, sviluppato ed è arrivato a conclusione della sua prima edizione, grazie al fatto che tante persone lo hanno accolto e si sono coinvolte, sostenendolo attraverso le donazioni, il proprio tempo e le proprie energie. 1250 prodotti, a fatica usciti dalla Siria e a fatica arrivati in Italia, sono quasi esauriti!

Quando le persone si mettono insieme e collaborano, anche in zone distanti del mondo, possono creare qualcosa di buono, persino in aree come il Medio Oriente dove di cose terribili ne continuano ad accadere tante (e non vanno nascoste), ma dove la collaborazione porta a superare anche limiti che non sembrerebbe possibile (l’embargo è uno di questi). Bisogna dirselo, bisogna crederci e credere nella potenza degli uomini e delle donne e delle reti di bene che possono creare.

Il futuro del progetto

Yalla Aleppo si è allargato e prosegue, perché la dose di entusiasmo è alta, così come il desiderio di dare vita a una seconda edizione più strutturata e più ampia! I modi e i tempi verranno a breve definiti. Solo per capirci, pochi giorni fa via whatsApp una donna di Aleppo, che ricama all’uncinetto, ci ha mandato alcune foto di quello che crea, chiedendo di entrare a far parte del progetto. Oggi ci prende un po’ di romanticismo, se pensiamo a quanto è bella questa foresta che cresce, in Siria come in Italia.

Per conoscere più a fondo il progetto Yalla Aleppo e i prodotti distribuiti, vai alla pagina dedicata

Vuoi aiutare?

Per saperne di più, dare una mano o entrare a far parte della rete di Yalla, puoi scrivere una mail a:

annafranzoi@virgilio.it / samer.arkilo@gmail.com

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